Cos’è l’oculistica?
L’oculistica (anche detta oftalmologia e/o oftalmoiatria), il cui nome proviene dal greco ophtalmòs (occhio) e logos (discorso, trattato), è la branca della medicina che si occupa dello studio e della cura della vista e del funzionamento di tutto l’apparato visivo.
Lo specialista in questa branca è il medico oculista: egli si occupa di eseguire e fornire una corretta interpretazione degli esami diagnostici, curare difetti e disturbi visivi, effettuare interventi di chirurgia dell’occhio.
Oculistica: cosa cura?
Tra le patologie più frequenti e comuni:
- Difetti di rifrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia): rappresentano difetti visivi ben correggibili mediante l’ausilio di lenti e sono notevolmente diffusi nella popolazione. Un controllo dell’acuità visiva e degli eventuali difetti di refrazione è consigliato ad ogni età e per tutte le tipologie di persone, soprattutto in rapporto all’aumento dell’utilizzo di mezzi elettronici per lungo tempo sia in età adulta che in età pediatrica;
Cataratta: è un naturale invecchiamento del cristallino che, invece di essere trasparente, diventa opaco impedendo la qualità e la quantità visiva; - Miodesopsie (corpi mobili vitreali): dette anche “mosche volanti” rappresentano una disgregazione del corpo vitreo e sono frequenti dai vent’anni di età in poi. Non sono di per se stessi patologici, ma possono creare disturbi visivi che in alcuni casi possono limitare le attività quotidiane;
- Glaucoma: è una patologia causata dall’aumento della pressione intraoculare che con il passar del tempo deteriora in modo definitivo le fibre nervose del nervo ottico che collega l’occhio alla corteccia cerebrale;
- Distacco posteriore del vitreo: evento fisiologico che può però avvenire a volte in tempi rapidi e con modalità più violenta e può essere causa in rari casi di rotture retiniche periferiche e nei casi più gravi di distacco di retina;
- Retinopatia diabetica: è una patologia legata al diabete che causa un’alterazione della permeabilità dei vasi arteriosi e venosi retinici con alterazioni della retina che necessita di trattamenti farmacologici e/o laser e/o chirurgici;
- Distacco di retina: patologia che si manifesta quando la retina si stacca dal suo tessuto di sostegno sulla parete posteriore interna dell’occhio. Le aree di scollamento retinico possono variare da piccole porzioni (trattabili con trattamenti laser) a tutta la retina stessa (che prevede trattamenti chirurgici veri e propri);
- Maculopatia: patologia degenerativa della porzione più centrale della retina legata ad un invecchiamento retinico più o meno marcato; nei casi più gravi richiede una terapia intravitreale e nelle forme più evolute può portare ad una grave compromissione visiva;
- Uveite: forma infiammatoria delle tonache vascolari anteriori e/o posteriori che possono presentarsi in varie forme e gravità e possono essere sintomo di processi patologici sistemici più ampi;
- Nei oculari: i nei oculari sono molto comuni e sono del tutto assimilabili ai nei dermici ma, come questi ultimi, necessitano di un controllo specifico per valutarne un’eventuale evoluzione e/o trasformazione in lesioni maligne;
- Ipovisione: l’aumento dell’età anagrafica ha portato con sé l’aumento delle patologie inerenti l’apparato visivo ed anche inesorabilmente l’aumento dei soggetti ipovedenti. Ipovisione non significa però necessariamente perdita delle proprie capacità quotidiane. Attraverso un percorso personalizzato di riabilitazione il soggetto può potenziare le proprie capacità visive ed acquisire i mezzi per continuare le attività lavorative e personali richieste.
Visita oculistica: che cos’è?
La visita oculistica generale è l’atto medico di screening e prevenzione sullo stato di salute
dell’apparato visivo e diagnosi e trattamento delle patologie ad esso correlate.
L’occhio ed i suoi annessi fanno parte integrante dell’apparato nervoso, pur essendo posizionati perifericamente ad esso e pertanto accertarne lo stato di salute diventa indispensabile in ogni fascia di età.
L’occhio ci permette di rapportarci al mondo circostante in modo diretto e continuo per cui la prevenzione delle patologie oculari occupa una posizione rilevante nel benessere generale della persona.
Cosa comprende la visita oculistica?
La visita oculistica comprende diverse fasi:
- Raccolta dell’anamnesi: l’insieme di informazioni sullo stato di salute di carattere generale ed oculare del paziente;
- Esame dell’acuità visiva (esame della vista): permette di misurare la capacità di mettere a fuoco e la quantità visiva del soggetto sia in modo naturale sia con la migliore correzione possibile con lenti;
- Esame obiettivo: osservazione diretta del paziente; studio degli assi visivi e della motilità oculare; studio degli annessi palpebrali e lacrimali con ricerca di eventuali alterazioni macroscopiche correlabili con patologie dell’orbita e dell’apparato lacrimale stesso, statica e reazioni pupillari;
- Esame alla lampada a fessura (o biomicroscopia): esame diretto a forte ingrandimento delle varie strutture oculari (palpebre, congiuntiva, sclera, cornea, camera anteriore, dell’iride, cristallino);
- Autorefrattometria e/o Schiascopia: esame obiettivo del difetto di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo);
- Tonometria: misurazione della pressione oculare che permette di identificarne l’eventuale incremento, importante fattore di rischio per l’insorgere e lo sviluppo del glaucoma;
- Esame del fundus oculi: esame del vitreo, della retina, della circolazione retinica e del nervo ottico che permette di identificare importanti patologie oculari e/o manifestazioni oculari di malattie sistemiche;
- Esami strumentali: qualora si rilevasse necessario, la visita oculistica può avvalersi di strumenti di supporto per la diagnosi di varie patologie.
A cosa serve la visita oculistica?
La salute dell’occhio è fondamentale per conservare la propria capacità visiva, essenziale per la qualità della vita e l’autonomia personale.
Per mantenerla, è necessario sottoporsi a controlli medici periodici mirati a prevenire e diagnosticare l’insorgere di eventuali patologie.
La visita oculistica non è un semplice controllo dell’acuità visiva, ma lo studio e l’osservazione attenta delle strutture oculari e dei suoi annessi, e viene effettuata da un medico specialista.
Con la visita oculistica si possono diagnosticare malattie degli occhi curabili, che possono invece portare alla perdita della vista se non diagnosticate e trattate negli idonei tempi.
Durante un controllo di routine si possono inoltre diagnosticare manifestazioni oculari di malattie sistemiche o segni di tumori o altre patologie del sistema nervoso che non presentano sintomi manifesti.
La visita oculistica pediatrica: che cos’è?
Durante la fase evolutiva del bambino è importante che ogni organo ed apparato vengano tenuti sotto controllo in quanto la crescita può determinare dei cambiamenti delle strutture non sempre evidenti per i genitori e non riportate dai bambini stessi per ovvi motivi.
Nei primi anni di vita è importante valutare che l’apparato visivo funzioni in maniera adeguata perché nei primi 7-8 anni di vita la capacità visiva raggiunge il suo massimo incremento e nel periodo successivo a questo recuperare una mancata funzione diventa difficile ed improbabile.
La valutazione ortottica indaga la giusta posizione degli occhi e la giusta integrazione della funzione di entrambi in rapporto alla visione stereoscopica.
La valutazione di un eventuale difetto visivo è eseguita grazie alla tecnica chiamata schiascopia.
Con tale tecnica l’oculista è in grado di prescrivere occhiali indipendentemente dalla risposta verbale del bambino sfruttando il riflesso rosso del fondo oculare.
La fase più importante della visita oculistica è rappresentata dall’esame del fondo oculare che ci permette di valutare lo stato di salute del nervo ottico, dei vasi retinici e della retina, con eventuali loro malformazioni. L’esame deve essere eseguito sempre in midriasi.
Alcune patologie più o meno ingravescenti possono comunque colpire l’età infantile richiedendo un controllo più assiduo ed in alcuni casi anche un trattamento farmacologico e/o chirurgico o parachirurgico.
A cosa serve la visita oculistica pediatrica?
La visita oculistica pediatrica è un momento importante per la ricerca e per la prevenzione di eventuali anomalie o alterazioni.
Se il bambino non presenta alcun sospetto di problema della vista, è bene effettuare una visita oculistica di controllo all’età di 1 anno/3 anni/6 anni.
Successivamente, e secondo le indicazioni dell’oculista, va effettuata una visita ogni 1-2 anni.
La diagnosi precoce di un problema oculistico migliora la prognosi e rende più efficace il
trattamento.
La visita del bambino non differisce molto da quella che generalmente è effettuata nell’adulto, anche se esistono problematiche d’interpretazione legate all’età del paziente.
La prima visita oculistica, per un bambino che non ha subito particolari problemi alla nascita e con un iter di gravidanza materna nella norma, è consigliata ad un anno d’età. L’importanza di tale visita è motivata dalla ricerca di eventuali anomalie anatomiche o alterazione della motilità oculare (strabismo) e della trasparenza dei mezzi diottrici (cornea e cristallino), che, se riconosciuti in tempo e trattati adeguatamente, non creano deficit gravi nel futuro oftalmologico del bambino.
Va inoltre valutato se il paziente è portatore di deficit visivi mediante blocco temporaneo della capacità di mettere a fuoco (cicloplegia) e di dilatare la pupilla (midriasi farmacologica mediante colliri topici).
Alcune patologie oculistiche pediatriche a cui prestare attenzione
Alcune patologie più o meno ingravescenti possono comunque colpire l’età infantile richiedendo un controllo più assiduo ed in alcuni casi anche un trattamento farmacologico e/o chirurgico o parachirurgico.
Tra queste troviamo:
- Retinopatia del prematuro: patologia legata ad una nascita precoce. È tanto più grave quanto minore è il peso alla nascita e quanto lunga sia l’esposizione alla terapia con ossigeno nelle incubatrici. Non tutti i bambini prematuri sviluppano la patologia, che tuttavia presenta vari livelli di gravità ma, in ogni caso, necessitano di controlli più attenti ed assidui nei primi anni di vita;
- Strabismo: patologia legata ad un alterato allineamento degli occhi in rapporto ad alterazioni funzionali dei muscoli oculari e/o a condizioni refrattive. necessita quindi di un attento studio e valutazione per le terapie mediche e/o chirurgiche;
- Cataratta congenita: come negli adulti, possiamo trovare delle forme di cataratta presenti già alla nascita e che possono limitare lo sviluppo visivo del bambino se non corrette con i giusti mezzi e nei tempi giusti;
- Glaucoma congenito: patologia rara ma compromettente la vista del bambino, soprattutto se non diagnosticata e seguita sin dai primi giorni di vita;
- Retinoblastoma: forma più diffusa di tumore maligno neonatale, necessita di una tempestiva diagnosi, già nelle prime giornate di vita, anche con l’ausilio dei Medici Pediatri e Neonatologi che porteranno immediatamente il bambino all’attenzione dello specialista;
- Microftalmo: patologia che presenta uno o entrambi i bulbi oculari di dimensioni estremamente ridotte e che può compromettere in modo importante la vista del bambino.
ESAME OCT: in cosa consiste?
L’esame OCT rappresenta una tomografia a coerenza ottica eseguita sulle strutture oculari e, nello specifico, sulla retina e sul nervo ottico.
È ormai parte integrante della visita oftalmologica perché ci permette di approfondire con immagini visive dirette ed immediate lo stato di salute delle strutture posteriori e di porre
tempestive diagnosi in caso di presenza di maculopatie, patologie vitreoretiniche, retinopatia diabetica, glaucoma.
È un esame non invasivo che si pratica mediante delle scansioni fotografiche che si tramutano in forma di immagine e vengono elaborate tramite logaritmi per produrre la misura dei volumi tissutali e dei vari strati retinici e nervosi che costituiscono il tessuto oculare.
È utilizzato nel monitoraggio delle terapie per le maculopatie, nel monitoraggio dei postoperatori della chirurgia del segmento posteriore e nel monitoraggio dell’efficacia delle terapia antiglaucomatose.
Molte altre patologie possono essere tempestivamente diagnosticate e curate attraverso una visita oculistica.
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