Abbiamo selezionato le migliori eccellenze sia in campo professionale che tecnologico per realizzare un nuovo reparto tutto dedicato alle donne, tenendo conto dei principali bisogni e perciò composto da più unità specializzate:
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Breast Unit
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Pelvic Unit
In PRET MEDICA troverai tecnologia all’avanguardia e le migliori professionalità per le seguenti prestazioni:
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Visita Specialistica: ginecologia ed ostetrica
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Prelievo colpo citologico; Paptest; Thin Prep, prelievo tamponi vaginali, cervicali e rettali.
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Ecografia: transvaginale, specialistica ginecologica, seno, pelvica sovrapubica, ostetrica del primo trimestre e del terzo trimestre con flussimetria materno-fetale.
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Mammografia
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Colposcopia
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Esame microscopico a fresco del secreto vaginale
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Corsi di preparazione al parto
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Consulenza sessuologica di primo livello
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Diagnosi prenatale
Cura e trattamento di patologie come:
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Vulvovaginiti ricorrenti e recidivanti
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Candidosi ricorrenti e recidivanti
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Cisitite ricorrenti e recidivanti
Il punto salute donna è un riferimento importante nel panorama diagnostico e specialistico romano, ecco il team specializzato che ne fa parte:
Dr. ssa Federica Brosio
Dr. ssa Sabina Carrara
LA COLPOSCOPIA è l’esame di II livello necessario in caso di pap test positivo.
Lo scopo della colposcopia è quello di prevenire e diagnosticare precocemente i tumori del collo dell’utero.
Indicazioni alla colposcopia
L’esecuzione di colposcopia è indicata nei casi di:
- Anomalie Pap test
- Sanguinamenti genitali anomali
- Polipo del canale cervicale
- Follow-up di pazienti dopo trattamento medico o chirurgico di patologia del basso tratto genitale
- Accertamenti pre-concezionali, se richiesto dal centro di Fisiopatologia della Riproduzione
- Lesioni vulvo-vaginali sospette
Preparazione alla colposcopia
L’esame dura circa 30 minuti. La preparazione all’esame prevede:
- Evitare rapporti sessuali e uso di creme, ovuli, lavande o tamponi vaginali nelle 48 ore precedenti all’esame.
La vulvodinia è un disturbo vissuto come un disagio, spesso descritto come una sensazione di dolore e di bruciore nell’area vulvare pur in assenza di lesioni cliniche visibili. Se questa condizione non è estesa all’intera vulva ma solo al vestibolo (la zona compresa tra l’introito vaginale e la parte interna delle piccole labbra) si parla di vestibulodinia; si parla di clitoridodinia quando il dolore si concentra sul clitoride.
Il dolore può essere spontaneo oppure provocato da un contatto (rapporto sessuale, indumenti stretti, assorbenti) o da banali movimenti come sedersi o accavallare le gambe. Molto spesso è presente in modo continuativo, accompagnando la donna per l’intera giornata. La vulvodinia colpisce dalla adolescenza alla menopausa.
Il meccanismo più spesso chiamato in causa nella cronicizzazione del dolore/bruciore è la iperattività dei mastociti, cellule deputate alla difesa immunitaria che intervengono nelle reazioni allergiche e nell’infiammazione acuta. Una stimolazione eccessiva di queste cellule provoca una risposta immunitaria abnorme con produzione di sostanze flogistiche responsabili di eritema e di irritazione. Tali mastociti sono responsabili anche dell’attivazione del nerve growth factor (NGF, fattore di crescita nervoso), che promuove la proliferazione delle terminazioni deputate alla percezione del dolore. Ciò si traduce in iperalgesia, cioè in una risposta dolorosa amplificata e/o esageratamente prolungata ad uno stimolo doloroso di per sé modesto.
Il dolore vulvare favorisce anche una reazione difensiva della parte, reazione che provoca uno spasmo muscolare (ipertono del pavimento pelvico) permanente, a sua volta motivo del dolore; si instaura in tal modo un circolo vizioso. Questo ipertono può essere pregresso alla vulvodinia (come accade nei casi di vaginismo) o può essere determinato dalla dispareunia correlata al disturbo.
Questi i sintomi caratteristici della vulvodinia:
- Dolore e bruciore vulvare spontaneo o conseguente al contatto con gli indumenti; il disturbo è riferito prevalentemente nella zona vestibolare ma può estendersi all’intera area, interessando l’ano e la zona uretrale, con senso di peso sovrapubico e fatica e bruciore ad orinare;
- Intorpidimento e gonfiore;
- Forte dolore al tatto e nei tentativi di penetrazione vaginale;
- Dispareunia (dolore vaginale nei rapporti sessuali);
- Senso continuo di disagio, ansia e depressione.
Inoltre, la paziente che soffre di vulvodinia:
- Avverte una sensazione simile a quella evocata punture con aghi; sente fitte o scosse elettriche sul pube, sulla vulva o nella zona perianale;
- Ha i sintomi tipici di un’infezione (vaginite o cistite) con tampone ed l’urinocoltura negativi;
- I pantaloni e gli slip provocano un’irritazione che talora impedisce di stare seduta o di camminare;
- Prova una sensazione di abrasione all’entrata della vagina;
- Fatica ad urinare e l’urina brucia;
Questi sintomi durano da più di tre mesi.
La sintomatologia con cui si presenta la vulvodinia, che emerge da un’accurata anamnesi della paziente, sarà di grande aiuto nell’orientare la diagnosi. L’esame obiettivo non segnala alcuna anomalia della parte; talora si osserva un rossore circoscritto alla zona vestibolare, non supportato tuttavia da alcun altro segno specifico di flogosi batterica, fungina o virale.
La Sonoisterosalpingografia è una indagine ecografica che permette di valutare la pervietà tubarica in donne in età fertile che presentino una storia di infertilità di almeno 6 mesi.
L’esame permette, inoltre, di identificare anche anomalie della cavità uterina stessa ed attualmente, rappresenta una delle indagini migliori e più utili nella diagnostica dell’infertilità femminile.
La metodica dell’esame, consiste nell’introduzione di una soluzione medicata, misto ad aria ed a soluzione fisiologica nella cavità uterina fino alle salpingi (tube uterine), attraverso l’utilizzo di un catetere di piccole dimensioni, inserito per via vaginale.
L’esame viene eseguito ambulatorialmente nella prima fase del ciclo (tra il 5° e il 12° giorno)e non necessita anestesia locale o generale.
La durata totale dell’esame è di circa 30 minuti e prevede un’accurata valutazione ecografica pre-esame che consente di evidenziare eventuali controindicazioni all’esame stesso.
Al fine di svolgere correttamente l’esame, ogni paziente:
- Deve evitare rapporti sessuali dal “primo giorno” del corrente ciclo mestruale, fino al giorno dell’esame;
- Non deve essere affetta da patologie cardiache o respiratorie.
TRATTAMENTO DEI COMUNI SINTOMI DELLA MENOPAUSA CON ORMONI BIOIDENTICI
La deprivazione estrogenica è responsabile dei più comuni sintomi della menopausa: sovrappeso, insonnia, vampate stanchezza, perdita di memoria, calo del desiderio sessuale, depressione, ritenzione idrica.
Le terapie ormonali sono viste spesso con diffidenza, perché gli ormoni di sintesi sono simili nella struttura a quelli naturali, ma non perfettamente sovrapponibili. Una nuova strada c’è: usare molecole naturali, già presenti nel corpo umano o presenti in natura e del tutto identiche a quelle umane. Ormoni bio-identici, per l’appunto, copie chimiche degli ormoni umani, assolutamente recepite dal corpo come naturali.
Gli Ormoni Bioidentici, sono costruiti in tutto e per tutto come gli ormoni secreti dal corpo e uno dei vantaggi della terapia a base di Ormoni Bioidentici BHRT è quello di cucire addosso ad ogni singola paziente – attraverso minuziosi calcoli che incrociano variabili come dosaggi ormonali, peso ed altezza – la perfetta percentuale di ogni ormone ed il preciso equilibrio. Esattamente come un vestito su misura!
Per diagnosi prenatale si intende un insieme di indagini, sia strumentali che di laboratorio, che hanno lo scopo di monitorare alcuni aspetti dello stato di salute del feto durante la gravidanza, dalle prime fasi dello sviluppo embrionale fino ai momenti che precedono il parto.
Bitest + NT
Il Bitest è un esame di screening non invasivo che si esegue nel I trimestre di gravidanza e permette di calcolare la probabilità di rischio di alcune anomalie cromosomiche del feto quali la Sindrome di Down, la trisomia 13 e la trisomia 18, mettendo in correlazione alcuni parametri come :
- l’età materna
- la misura della translucenza nucale rilevata ecograficamente
- parametri biochimici rilevati sul sangue materno.
Ecografia Morfologica
E un importantissimo esame diagnostico che si esegue tra la 18° e la 22° settimana di gestazione e consente di valutare il corretto accrescimento fetale e il corretto sviluppo morfologico di tutti gli organi ed i distretti corporei del feto (testa, torcae,cuore,addome, ossa lunghe, genitali)
Ecografia ostetrica di accrescimento + Flussimetria
È un esame diagnostico che si esegue tra la 29° e la 34° di gestazione e consente di valutare:
- l’accrescimento del feto;
- la validità degli scambi tra il distretto materno e quello fetale;
- lo stato di benessere fetale.
La dottoressa Brosio, si occupa di Ostetricia accompagnando la paziente nel prezioso viaggio della gravidanza, dalla prima visita fino al parto.