- Benessere e Prevenzione
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by Pretmedica
Sempre più persone sono affette da celiachia, una malattia autoimmune che colpisce il sistema digestivo di persone geneticamente predisposte, rendendo cronicamente infiammato l’intestino tenue, impedendo la corretta digestione del glutine presente in molti alimenti.
I sintomi della celiachia possono variare da persona a persona e la presenza della patologia può rimanere sconosciuta per anni per la persona interessata.
Tra i sintomi più frequenti: dissenteria, gonfiore addominale, nausea, vomito, stanchezza, perdita di peso, crampi addominali, emicrania, difficoltà per la memoria e concentrazione, formicolio degli arti, ritardo nella crescita per i bambini.
Quando questi sintomi sono ricorrenti, forti, e persistenti, è il caso di rivolgersi al proprio medico curante per un approfondimento e degli esami.
Come diagnosticare la celiachia?
La diagnosi si basa sulle biopsie dell’intestino tenue che mostrano le caratteristiche della malattia, ma il primo approccio, molto meno invasivo è rappresentato da test del sangue che possono aiutare a identificare la celiachia.
Un pacchetto esami del sangue completo per la celiachia comprende: Anticorpi antiendomisio IgA + IgG – Anti transglutaminasi IgA + IgG – Anti gliadina IgA + IgG – test quantitativo dell’Immunoglobulina A (IgA totali).
Che dieta deve seguire un celiaco
I celiaci devono seguire una dieta senza glutine per tutta la vita per evitare la ricomparsa dei sintomi e il danno intestinale.
Sono indicati cereali, tuberi, farine e derivati senza glutine come mais, riso, miglio, sorgo e manioca.
Inoltre, la dieta dovrebbe includere carne, pesce, uova, verdure, legumi, latte, latticini, formaggi e sostitutivi vegetali
Molti alimenti industriali presentano ingredienti non immediatamente visibili, tra cui il glutine, ma tutti quelli glutei free riportano per legge l’etichetta sulla confezione.
Almeno per i primi tempi, affidarsi ad un nutrizionista è raccomandabile al fine di trovare un equilibrio con un nuovo stile di vita alimentare.